Le foreste forniscono servizi ecosistemici essenziali per il benessere umano: produzione di materia prima rinnovabile, regolazione del clima e della biodiversità, mitigazione del cambiamenti climatico e dei pericoli idrogeologici.
Utilizzare il legno al posto di materiali a maggiore impatto climatico (cemento, acciaio, plastica, combustibili fossili) garantisce importanti benefici per la lotta al climate change. Ma il prelievo del legno non deve conrtastare con gli altri servizi ecosistemici, ugualmente importanti: la foresta deve essere mantenuta un ecosistema vitale e funzionante.
L’Italia è una dele aree europee con il più basso rapporto tra prelievi di legno e accrescimento delle foreste. Le foreste italiane diventano sempre più dense e, al tempo stesso, diminuiscono i prelievi – specialmente per legname da opera – a causa del progressivo abbandono gestionale. Ma di legno continuiamo ad avere bisogno: di conseguenza, gran parte della materia prima proviene dall’estero, causando la contrazione del settore economico foresta-legno nazionale e rischiando di compromettere ecosistemi sensibili come le foreste tropicali e quelle primarie.
In questo progetto vogliamo fornire un supporto decisionale alla gestione forestale sostenibile in Italia, promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse locali, e incoraggiare i decisori pubblici a pianificare efficacemente la gestione sostenibile delle foreste pubbliche e private.
In particolare, quantificheremo la biomassa legnosa prelevabile dalle foreste, il carbonio attualmente stoccato, i costi economici e ambientali relativi alle operazioni di prelievo, e l’efficacia delle foreste e del legno nel sequestrare CO2 atmosferica in conseguenza di diversi scenari di gestione.